IL MARTIRIO È LA PROVA DELLA FEDE.

di G. F.

COS’È LA GRANDE TRIBOLAZIONE?

Siamo convinti che ci troviamo negli ultimi tempi profetizzati e che stiamo già attraversando la “tribolazione” che cresce in modo esponenziale fino a diventare una “grande tribolazione” mentre si avvicina “l’ora del cimento”.

La grande tribolazione sarà insostenibile per la Chiesa di Dio perciò interverrà direttamente il Signore nostro Dio.

Poiché quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non v’è stata l’uguale dal principio del mondo che Dio ha creato, fino ad ora, né mai più vi sarà. E se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuno [nessuna carne] scamperebbe; ma a cagion dei suoi propri eletti, egli ha abbreviato quei giorni” (Marco 13:19-20).

Gesù usa il verbo al futuro per quanto riguarda l’avvento della tribolazione, ma usa il presente per dire che Dio ha già abbreviato quei giorni; è la Sua volontà.

Noi siamo sempre più preoccupati della nostra salute fisica e molto meno di quella spirituale, perciò rischiamo di rimanere travolti già dalle piccole tribolazioni figuriamoci delle grandi; questo atteggiamento si riflette sulla nostra visione della grande tribolazione e abbiamo terrore di ciò che ci aspetta.

Il Signore si preoccupa principalmente del nostro spirito, infatti non è venuto a salvare i nostri corpi che rimangono mortali.

È lo spirito quel che vivifica; la carne non giova nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita” (Giov 6:63).

Fermiamoci un attimo e domandiamoci: amiamo le vie del mondo che portano all’autodistruzione non solo fisica, ma anche quella dello spirito che agli occhi di Dio è la più importante?

O gente adultera, non sapete voi che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio”. (Giac 4:4)

Cos’altro è l’amicizia del mondo se non l’accettare, amare, desiderare ciò che il mondo offre? Questa idolatria non è forse prendere il marchio? Siamo convinti che l’adorazione dell’opera dell’uomo – la tecnologia: questo nuovo dio creato dall’uomo che i nostri padri non hanno conosciuto – precede l’accettazione del marchio della bestia.

Gli uomini (specialmente gli occidentali) oggi sono già schiavi di questo sistema.

Chi di voi va contro corrente? Potete rinunciare all’informazione (nonostante sia falsa) sotto tutte le forme a cui siete sottoposti 24 ore al giorno? Siete in grado, per esempio, di non vedere una donna nuda e magari sexy? No, non potete evitarlo; la perversione del nudo e del sesso fanno parte oramai del nostro costume. E ancora, potete immaginare un mondo senza l’auto? Domanda stupida - direte voi - questo è il progresso, come si fa a fermare l’economia? Infatti, questo dimostra che il mondo è già schiavo, nelle mani dei potenti della terra. Siete veramente convinti di essere liberi? Di essere influenti sulle decisioni su lavoro, scuola, educazione dei figli, economia, ecc.?

L’uomo occidentale è schiavo di questo mondo tecnologico e virtuale che regge ormai ogni aspetto della nostra vita: economia, sanità, scuola, trasporti, lavoro, ecc. e perfino la religione. Tutto opera dell’uomo-dio.

L’uomo, ingannato da Satana, ha sempre desiserato di essere dio e creatore di se stesso; ha sempre desiderato di spodestare il vero Dio Creatore dalla propria vita.

Nel tentativo di scimmiottare l’onnipotenza del nostro Creatore, l’uomo sta adottando tutte le misure necessarie al controllo dell’umanità con l’ausilio della tecnologia informatica; ma prima di tutto è necessario creare un unico governo mondiale, una unica economia, ecc. e UNICA RELIGIONE.

Quale futuro si prospetta per l’umanità? Un mondo tecnologico governato dai computer da cui tutto dipende, anche la vita stessa. Ci renderemo conto di ciò che si sta preparando quando prossimamente sarà abolito il denaro contante.

Avete avuto l’esperienza di trovarvi alla cassa di un negozio per pagare con la carta di credito e, a seguito del blocco del sistema bancario di transazione, di non poter fare la spesa per mangiare? A me è capitato e meno male che avevo in tasca degli spiccioli per poter portare a casa lo stretto necessario, altrimenti cosa avrei potuto fare? Digiunare.

Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerarî, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.” (2Tim 3:1-5)

Per un vero credente, in cui abita lo spirito di Dio, non è forse una vera tortura spirituale dover vivere in un mondo come questo? Non è come un pesce che nuota in un mare sporco e avvelenato? Se non vi sentite così, vuol dire che vi trovate bene in questo mondo e siete diventati immuni al veleno che ingoiate ogni giorno.

In questa epoca finale anche la Chiesa di Dio è stata fortemente influenzata dalla propaganda del Diavolo, per questo Dio avverte i Suoi figli “Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo, né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca. Poiché tu dici: Io son ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo” (Apoc 3:15-17)

“... A chi parlerò io, chi prenderò a testimonio perché m'ascolti? Ecco, l'orecchio loro è incirconciso, ed essi sono incapaci di prestare attenzione; ecco, la parola dell'Eterno è diventata per loro un obbrobrio, e non vi trovano più alcun piacere. … poiché io stenderò la mia mano sugli abitanti del paese, dice l'Eterno. Perché dal più piccolo al più grande, son tutti quanti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: 'Pace, pace', mentre pace non v'è. Saranno confusi perché commettono delle abominazioni; non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; perciò cadranno fra quelli che cadono; quand'io li visiterò saranno rovesciati, dice l'Eterno”. (Ger 6:9-15)

Riconosciamo che questa profezia si è avverata oggi sotto i nostri occhi? Non è vero che siamo diventati avvezzi a tutte le abominazioni che questa società ci prospetta tanto da non arrossire su niente? Siamo diventati tutti maliziosi! Siamo sull’orlo della morte spirituale e nulla ci può salvare se non interviene il nostro Signore.

L’uomo sta costruendo il suo regno mondiale tanto desiderato: la nuova Babele!

Dio non impedirà che ciò avvenga, perciò farà sperimentare all’uomo stesso il risultato della sua opera: l’ora del prova o della tentazione. Durante questo periodo gli uomini saranno invitati a convertirsi e avvertiti dell’imminente intervento diretto di Dio. Ma non si convertiranno.

LA GRANDE TRIBOLAZIONE COME PERSECUZIONE FINALE DELLA CHIESA DI DIO?

Nonostate ciò che affermano le scritture ovvero che la tribolazione [thlipsis] non è necessariamente la persecuzione [diogmos], tuttavia molti credenti sono convinti che la “grande tribolazione” o “l’ora del cimento” consiste nella persecusione del Diavolo verso la Chiesa di Dio mettendo a morte i credenti; questa visione post-tribolazionista (anche se non espressamente ma nella sostanza) immagina Dio che consegna i Suoi figli nelle mani dell’avversario affinchè siano soppressi. Mentre fino adesso abbiamo gongolato nella libertà, nell’abbondanza, ecc. adesso ci aspetta l’ora del condanna a morte. Perché? C’è scritto nella Bibbia?

Se dovessimo accettare questa visione, dovremmo concludere che la Chiesa di Dio è condannata con il mondo; perché, infatti, le scritture affermano inequivocabilmente che la grande prova cade su tutta la terra, su tutti gli abitanti impenitenti della terra per essere provati.

Noi, invece, abbiamo una visione diversa.

Abbiamo visto che sia la tribolazione che la persecuzione accompagnano la vita del vero credente da sempre e non soltanto in un periodo futuro.

Abbiamo già espresso la nostra convinzione in altre occasioni dove sosteniamo che a caratterizzare l’ora del cimento o prova sarà l’abbandono di Dio dell’uomo impenitente alla mercé di Satana su questa terra e, infine, dell’intervento di Dio per distruggere questo mondo e lo stesso Satana come descritto nel libro dell’Apocalisse: periodo definito nella scrittura come IL GRAN GIORNO DELI’IRA DEL SIGNORE (Apoc 6:17).

Il Giorno del Signore è il Giorno dell’Ira e dell’Indignazione di Dio verso l’umanità tutta. “Poiché l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;” (Rom 1:18)

La Chiesa di Dio non è destinata all’ira!

La vera Chiesa di Dio composta dagli eletti non è menzionata nel periodo delle sette trombe perché non c’è l’opera della Chiesa e non sono destinati ad essa questi giudizi.

Infatti, nel periodo dell’ora della prova, fanno la loro apparizione i due testimoni. Se la Chiesa di Dio è rappresentata dai testimoni di Gesù nel mondo e se supponiamo che la Chiesa attraversa questo periodo di tentazione, perché la necessità di questi due testimoni? Essi appariranno con lo scopo di dare tormento a tutti gli abitanti della terra (Apoc 11:10), anche alla Chiesa di Dio? Le scritture non riportano una sola parola sulla Chiesa degli eletti in questo periodo, non una parola sulla presenza e sull’opera della chiesa e se è esclusa da questo tormento.

Vediamo, piuttosto, cosa ci dice la Parola di Dio.

In Apc. 6:12-17 c’è molto di più di un’indicazione della chiesa esclusa dalla prova che deve venire sulla terra intera: “Poi vidi quand'ebbe aperto il sesto suggello: e si fece un gran terremoto; e il sole divenne nero come un cilicio di crine, e tutta la luna diventò come sangue; e le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un gran vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. E il cielo si ritrasse come una pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni isola fu rimossa dal suo luogo. E i re della terra e i grandi e i capitani e i ricchi e i potenti e ogni servo e ogni libero si nascosero nelle spelonche e nelle rocce dei monti; e dicevano ai monti e alle rocce: Cadeteci addosso e nascondeteci dal cospetto di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira, e chi può reggere in piè?

Importante sottolineare che siamo all’apertura del sesto sigillo e prima del settimo sigillo e quindi prima del suono delle sette trombe che la scrittura indica chiaramente come l’inizio del Giorno del Signore, giorno d’ira e di indignazione.

Dopo una breve descrizione dei 144 mila segnati sulla fronte da parte di Dio, mostra a Giovanni il trono dell’Agnello con la presenza di tutti i testimoni di Gesù: “Dopo queste cose vidi, ed ecco una gran folla che nessun uomo poteva noverare, di tutte le nazioni e tribù e popoli e lingue, che stava in piè davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di vesti bianche e con delle palme in mano. E gridavano con gran voce dicendo: La salvezza appartiene all'Iddio nostro il quale siede sul trono, ed all'Agnello. E tutti gli angeli stavano in piè attorno al trono e agli anziani e alle quattro creature viventi; e si prostrarono sulle loro facce davanti al trono, e adorarono Iddio dicendo: Amen! All'Iddio nostro la benedizione e la gloria e la sapienza e le azioni di grazie e l'onore e la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen. E uno degli anziani mi rivolse la parola dicendomi: Questi che son vestiti di vesti bianche chi son dessi, e donde son venuti? Io gli risposi: Signor mio, tu lo sai. Ed egli mi disse: Essi son quelli che vengono dalla gran tribolazione, e hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello. Perciò son davanti al trono di Dio, e gli servono giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono spiegherà su loro la sua tenda. Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; perché l'Agnello che è in mezzo al trono li pasturerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Iddio asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro.” (Apoc 7: 9-17)

La scrittura stessa volutamente ci dà la risposta al quesito: i testimoni di Gesù passeranno la Grande Tribolazione, ma non l’ora della tentazione o l’ora del cimento, della prova che deve venire su tutta la terra che è rappresentata dal suono delle sette trombe.

Per gli eletti, attivi e svegli per la fede in Gesù, Egli fa una promessa di salvezza: “Perché tu hai serbata la parola della mia costanza, anch’io ti guarderò dall’ora del cimento che ha da venire su tutto il mondo, per mettere alla prova quelli che abitano sulla terra” (Apocalisse 3:10).

L’Anno di Grazia sta per concludersi e inizierà il Giorno dell’Indignazione profetizzato da Isaia e dallo stesso Gesù al principio della sua predicazione; purtroppo anche il mondo cristiano non crede più in questa profezia! (Is 61:1-3; Luca 4:18-21)

Le scritture affermano che la “Grande Tribolazione” si conclude all’apertura del sesto sigillo allo stesso tempo si conclude l’anno di grazia, subito dopo inizierà il “Giorno dell’Ira” del Signore, il tempo in cui tutti gli abitanti della terra saranno provati.

Quelli che rifiuteranno la benedizione faranno esperienza di essere maledetti. Dio in realtà non maledice, è una espressione letteraria che rende l'opposto della benedizione: rifiutare Dio come alleato significa rimanere dominati dal male e dalla morte, cioè rimanere nella schiavitù del maligno. E questa è una maledizione anzi è "la" maledizione della storia umana.(3)

IL NUMERO COMPLETO

Oggi Dio sta operando attraverso la Sua chiesa per divulgare il Suo Vangelo a tutti gli abitanti della terra, probabilmente saranno sfruttati gli stessi mezzi di comunicazione di massa che vengono utilizzati per altri messaggi blasfemi.

Questa testimonianza sarà condotta fino a quando il numero degli eletti di Dio sarà completo cioè i membri del governo di Dio saranno al completo: “E a ciascun d'essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finché fosse completo il numero dei loro conservi e dei loro fratelli, che hanno [in attesa] ad essere uccisi come loro.” (Ap 6:11)

Con questa scrittura la Parola di Dio ci conferma che c’è un processo di “reclutamento” di uomini che dovranno essere portati nel Regno di Dio; il numero degli eletti è conosciuto solo al Signore, in ogni caso si parla di una folla immensa.

Infatti, simbolicamente il numero della Chiesa è 144.000. Che questo numero rappresenta tutta la Chiesa lo rivela la stessa Scrittura:

“Poi vidi, ed ecco l'Agnello che stava in piè sul monte Sion, e con lui erano centoquaranta-quattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti. E udii una voce dal cielo come rumore di molte acque e come rumore di gran tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe. E cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti alle quattro creature viventi ed agli anziani; e nessuno poteva imparare il cantico se non quei centoquarantaquattromila, i quali sono stati riscattati dalla terra. Essi son quelli che non si sono contaminati con donne, poiché son vergini. Essi son quelli che seguono l'Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati di fra gli uomini per esser PRIMIZIE a Dio ed all'Agnello. E nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili.” (Apoc 14:1-5).

“Egli ci ha di sua volontà generati mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le PRIMIZIE delle sue creature.” (Giac 1:18).

La missione della chiesa non è quella di convertire il mondo ad ogni costo, ma di dare testimonianza della Verità.

Molti sono oggi i chiamati da Dio alla conversione, ma sono veramente pochi in confronto alla popolazione mondiale coloro i quali accettano il Signore Gesù. Poi tra coloro che sono nati nel mondo cristiano occidentale, quanti vivono come i tiatiri, i sardiani o i laodicei?

Ebbene, se questi cristiani non si convertiranno dalle loro vie, gusteranno il giorno dell’ira del Signore. Probabilmente qualcuno si ravvedrà dopo che Gesù avrà chiuso la porta (come nella parabola delle dieci vergini) e in quel periodo avverso dovrà affrontare la prova estrema della persecuzione. Anche Paolo parlò di questa categoria di credenti: “Tu invece, seguendo la tua durezza e il tuo cuore impenitente, t'accumuli un tesoro d'ira, per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio … a quelli che son contenziosi e non ubbidiscono alla verità ma ubbidiscono alla ingiustizia, ira e indignazione”. (Rom 2:5-8)

Ma se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che diremo noi? Iddio è egli ingiusto quando dà corso alla sua ira? (Io parlo umanamente)”. (Rom 3:5)

Se uno ha orecchio, ascolti. Se uno mena in cattività [prigionia] andrà in cattività, se uno uccide con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.” (Apoc 13:9-10)

Abbiamo visto che la Chiesa di Dio deve attraversare questa Grande Tribolazione in testimonianza al mondo di cui ha parlato anche Gesù che raggiungerà il culmine alla fine dei tempi che stiamo vivendo oggi.

Gesù descrive gli eventi per la storia della Sua chiesa fino all’avvento del Suo Regno, del Suo ritorno in accordo con quanto scritto nell’Apocalisse:

  • Guardate che nessuno vi seduca. (cavallo bianco)
  • Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; (cavallo rosso)
  • ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori. (cavallo verde)
  • Allora vi getteranno in tribolazione [thlipsin] e v'uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome. (cavallo nero)
  • E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda.
  • E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. E perché l'iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
  • E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.

... perché allora vi sarà una grande tribolazione [thliplis], quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, que' giorni saranno abbreviati”. (Mat 24:21-22)

Subito dopo la tribolazione [thlipsin] di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate”. (Mat 24:29; Apoc 6 e 7)

Gesù ha espresso gli stessi eventi descritti in Apocalisse ai capitoli 6 e 7 ed secondo noi concorda su quanto sosteniamo ossia che siamo sottoposti oggi alla grande tribolazione che consiste nel rischio reale della morte non solo fisica ma anche e soprattutto spirituale a causa della fiumana di menzogna scatenata dall’Avversario e dai suoi seguaci su tutta la terra.

Siate sobrî, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo. Or l'Iddio d'ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà Egli stesso, vi renderà saldi, vi fortificherà. A lui sia l'imperio, nei secoli dei secoli. Amen”. (1Pt 5:8-11)

Assistiamo, inoltre, impotenti alla persecuzione di tanti cristiani sparsi nel mondo a causa della fede; molte chiese cristiane hanno adattato le proprie dottrine ai costumi del mondo, sono deventate apostate, vivono tranquille e nel lusso, non sentono il bisogno di ravvedimento, ripetono spesso con la bocca “Gesù è il Signore” ma non custodiscono i comandamenti che Dio ha scritto di sua propria mano, seguono dottrine di uomini per essere approvati da questo mondo malvagio ed essere finanziati, siccome non vivono nella persecuzione sostengono che Dio li ha approvati (al contrario di quanto sostiene la Parola di Dio) e, nell’assurdo delle loro farneticazioni, vivono nell’attesa della manifestazione dell’uomo del peccato e della perversione, addirittura negano il ritorno del Signore anzi definiscono dottrina di demoni il rapimento della Chiesa, perciò si sono addormentati e non vivono nell’attesa della venuta “come un ladro di notte” del Signore Gesù come avverte la Parola di Dio in tante occasioni.

Molti cristiani sono stati sedotti da falsi profeti, da spiriti seduttori! Seguono un altro vangelo!

La maggioranza delle chiese sono come i tiatiri fanno moltissime opere di beneficenza e missionarie con fede e amore finto, ma il loro cuore è colmo di idoli, la fornicazione spirituale che è opera del Diavolo; come i sardiani che sono convinti di vivere in Cristo Gesù e nella Verità ma sono nella sostanza spiritualmente morti perché amano il mondo a cui si sono sottomessi; come i laodicei che vivono dell’evangelo dell’abbondanza di ogni benedizione materiale per cui si sentono ormai salvati, realizzati, hanno la profonda conoscenza di ogni cosa e sono gonfi ma non hanno l’amore e lo zelo per Dio, si affidano alle loro ricchezze e alla loro sapienza e non sentono il bisogno di niente e di nessuno, neanche di Dio.

“Così parla l'Eterno: Non imparate a camminare nella via delle nazioni, e non abbiate paura de' segni del cielo, perché sono le nazioni quelle che ne hanno paura”. (Ger 10:2)

Questa raccomandazione vale anche per noi in questi ultimi tempi. Attenzione alla seduzione!

Oggi, in questo tempo siamo chiamati al ravvedimento e a resistere anche fino alla morte con l’aiuto di Dio.

Perciò, come dice lo Spirito [il] Santo, Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione, come nel dì della tentazione nel deserto dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, e videro le mie opere per quarant'anni! Perciò mi disgustai di quella generazione, e dissi: Sempre erra il cuor loro; ed essi non han conosciuto le mie vie, talché giurai nell'ira mia: Non entreranno nel mio riposo! Guardate, fratelli, che talora non si trovi in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall'Iddio vivente; ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finché si può dire: 'Oggi', onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato; poiché siam diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniam ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, mentre ci vien detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel dì della provocazione. Infatti, chi furon quelli che dopo averlo udito lo provocarono? Non furon forse tutti quelli ch'erano usciti dall'Egitto, condotti da Mosè? E chi furon quelli di cui si disgustò durante quarant'anni? Non furon essi quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? E a chi giurò Egli che non entrerebbero nel suo riposo, se non a quelli che furon disubbidienti? E noi vediamo che non vi poterono entrare a motivo dell'incredulità”.(Ebrei 3:7-19)

Il Signore vuole che ognuno di noi che ascolta la Sua Parola sia parte della Sua famiglia per sempre.

A chi vince sarà data la corona della giustizia.

FIDUCIA SOLO IN DIO PADRE E NEL SIGNORE GESÙ CRISTO

Come abbiamo anzidetto, noi dobbiamo attraversare questa grande tribolazione che consiste non solo di problemi materiali ma soprattutto spirituali; è probabile che dobbiamo patire ancora molte sofferenze a causa di malattie, guerre, terremoti, carestie, ecc. e anche persecuzioni; tuttavia, dobbiamo essere anche fiduciosi che Dio Padre e il nostro Signore Gesù – nelle cui mani siamo – ci proteggeranno.

Pertanto in questi tempi difficili “Gettate sul Signore il vostro affanno ed Egli vi darà sostegno” (Salmo 55,22).

"L'Eterno combatterà per voi, e voi ve ne starete tranquilli" (Esodo 14:14)

Il nostro combattimento, dice Paolo, non è contro carne e sangue ma contro i principati, signorie celesti, ecc.

Insomma, il nostro combattimento è spirituale perciò è impossissible vincere senza l’aiuto del Signore Gesù.

DIO NOSTRO PADRE NON CI HA DATO NELLE MANI DI SATANA! Anzi la Parola di Dio afferma che chi è condotto dallo Spirito di Dio, il Diavolo non lo tocca.

Nessuno può far del male spiritualmente ai figli di Dio e neanche fisicamente a meno che Egli non lo permette. Ricordiamoci della storia di Giobbe che è stata scritta per noi (Giob 42:1-6).

Prendete, fratelli, per esempio di sofferenza e di pazienza i profeti che han parlato nel nome del Signore. Ecco, noi chiamiam beati quelli che hanno sofferto con costanza. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e avete veduto la fine riserbatagli dal Signore, perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso”. (Giac 5:10-11)

Gesù rispose loro: Ve l'ho detto, e non lo credete; le opere che fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me; ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre. Io ed il Padre siamo uno.” (Giov 10:25)

Due passeri non si vendon essi per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il voler del Padre vostro. Ma quant'è a voi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati. Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri”. (Mat 10:29-31)

CONCLUSIONE

Il significato che viene dato alla parola martirio è spesso influenzato dalle nostre dottrine, dalla tradizione e non già dal vero significato.

Quando consideriamo il significato originale del termine allora possiamo valutare meglio i limiti delle dottrine pretribolazioniste e postribolazioniste (premettiamo però che entrambe si basano sul concetto “grande tribolazione” = “l’ora della tentazione”) per cui, sulla base delle nostre considerazioni, possiamo dice che entrambe sottovalutano le molte sofferenze a causa di malattie, guerre, terremoti, carestie, ecc. e l’eventuale lotta estrema spirituale che i credenti hanno sostenuto, stanno sostenendo e dovranno sostenere fino alla conclusione de “la tribolazione [thlipsin] di quei giorni” (Mat 24:29) e prima del “Giorno del Signore” e nel contempo sottovalutano la morte spirituale delle Chiese di Dio – l’apostasia - che sta avvenendo invece in questo tempo sotto i nostri occhi.

La dottrina del rapimento prima della grande tribolazione - cioè la dottrina che la chiesa non attraversa la grande tribolazione - la dottrina che “Dio è amore” perdona tutto perciò non farà avere alcun problema fisico o spirituale, nessuna tribolazione alla sua sposa che è la chiesa e predicano un vangelo del benessere non ha fondamento scritturale come abbiamo visto; nella sostanza negano lo spirito dell’anticristo che è nel mondo e l’apostasia, non sostengono nessuna battaglia né si preparano al combattimento della fede; tanto, secondo loro, non vedranno arrivare il male perché essendo cristiani già salvati per sempre senza necessità di fare nulla per loro è assicurato il rapimento. Mentre la Scrittura è chiara: la salvezza sarà data a chi vince!

La dottrina post-tribolazionista non crede in alcun rapimento della chiesa prima della discesa di Gesù alla fine del Giorno dell’Ira perciò vive, paradossalmente, nell’attesa dell’avvento dell’Anticristo; sostiene nella sostanza che Dio darà in mano di Satana i suoi figli basandosi su Apocalisse 13:7, il che secondo il nostro punto di vista non è così; sostengono che la chiesa si deve preparare oggi per l’estremo combattimento della fede per essere uccisi fino al suono della settima tromba quando saranno risorti.

Le scritture affermano una cosa semplice: Il Signore ha stabilito nel suo piano un dato numero di eletti che vengono dalla grande tribolazione e questo numero simbolicamente rappresenta tutta la Chiesa di Dio come si evince dalla Scrittura: Cristo la primizia (la prima offerta a Dio), poi la sua vera Chiesa le primizie (il primo raccolto di Pentecoste) e alla fine quelli che verranno dal giorno del Giudizio universale (Ultimo Gran Giorno).

Nella visione, a Giovanni gli è stato mostrato l’evento della Chiesa di Dio riunita al completo (144.000 o la grande folla immensa) davanti al suo Trono prima dello scatenarsi della sua ira.

Da queste considerazioni siamo più convinti del rapimento della Chiesa prima dello squillo delle sette trombe e dopo la Grande Tribolazione.

Qualcuno dirà: ma il rapimento non avverrà al suono dell’ultima tromba?

Invece noi ci chiediamo: siamo sicuri che Paolo si riferisse all’ultima tromba di Apocalisse 11?

Noi crediamo, invece, che Paolo si riferisse a ciò che lui conosceva molto bene: il suono del corno [tromba] della festa delle Trombe, una delle sette feste annuali istituita da Dio per il Suo popolo, “il simbolo del Messia, il segnale della resurrezione e della redenzione finale d'Israele e delle genti. … Rosh Hashanah potrebbe essere definita forse con un solo appellativo festa dell'avvenire. Infatti essa ha significati che vanno al di là, come vi dicevo prima dell'ambito specificatamente ebraico e troverà la sua piena espressione solo nel tempo in cui sarà celebrata da tutti gli uomini che attueranno in terra l'unità del Creatore”. (4)

Rappresenta il giorno di raunanza della Chiesa di Dio, giorno di nascondimento, l’unica festa in cui la luna è nascosta. … Lo shofàr evoca l’ultimo grande raduno del popolo di Israèl, che avverrà proprio accompagnato dal suo suono. Ascoltando lo shofàr durante Rosh Hashanà [festa delle Trombe o del Suono], anticipiamo il carattere di quell’evento (Isaia 27:13) e rafforziamo la fede nella venuta di Mashìach e la resurrezione dei morti”. (5)

La luna simbolicamente rappresenta la chiesa, la sposa di Gesù Cristo il nostro sole di giustizia. Questa festa che pochissimi conoscono, fa parte del piano di Dio di salvezza dell’umanità come lo fu la pasqua, gli azzimi e la pentecoste.

Proseguiamo ancora con una breve lettura.

Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. L'adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato. Chi ha orecchi, ascolti: Colui che deve andare in prigionia, andrà in prigionia; colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso”. (Apoc. 13:5-10 CEI)

Il verbo tradotto con vincere è “Νικάω” che significa conquistare, prevalere e non necessariamente mettere a morte come spesso si vuole intendere in ogni caso sarà una persecuzione dura. Questo versetto fa parte di quel contesto a partire dal capitolo 12 al capitolo 13 dell’Apocalisse che tratta della visione data a Giovanni della donna che partorì il figlio maschio, del drago e della bestia.

Simbolicamente rappresenta tutta la storia del popolo di Dio perciò santo, Israele. Dio non ha dimenticato il Suo popolo come alcuni credono, il suo allontanamento è temporaneo per cui il loro ritorno a Dio è prossimo (leggete Romani capitolo 11).

La “donna”, ivi menzionata, rappresenta, l’antico popolo di Dio, Israele. La ragione per cui Israele (la “donna”) è perseguitato dal dragone è che esso ha dato al mondo la testimonianza di Dio (le Sacre Scritture) e il Salvatore (Cristo Gesù) e la sua discendenza che osserva i Suoi comandamenti e la testimonianza di Gesù: all’epoca lo spirito dell’anticristo era già all’opera e fortemente attivo.

Lo spirito dell’anticristo era presente nel popolo di Israele per il quale condannò a morte il Figlio di Dio, Gesù il Cristo rinnegandolo e scegliendo di sottomettersi all’uomo-dio colui che si faceva adorare come un dio: Cesare.

Certamente alla fine dei tempi l’uomo iniquo, la bestia ispirata da Satana riapparirà sulla scena mondiale come salvatore dell’umanità con ogni sorta di inganno, ma chi sono questi santi contro cui combatterà? combatterà materialmente contro la vera chiesa di Dio?

Nel corso della grande tribolazione e della persecuzione finale, alla Chiesa di Dio non gli sarà più consentito di evangelizzare perciò apparentemente non esisterà nel mondo e quelli che rimarranno ancora in vita dovranno vivere probabilmente nella clandestinità fino all’adunanza del Signore. I veri credenti oggi sono pochi nel mondo mentre l’apostasia investe tutta la cristianità. Pertanto, non si concilia con l’idea della grande folla di credenti che è presente sulla terra all’apertura del sesto sigillo. Quindi, come abbiamo detto, la grande folla rappresenta tutta la Chiesa dall’origine fino al ritorno di Gesù Cristo rapita e davanti al Trono di Dio.

Quindi questi santi dell’ultimo periodo chi sono? Questi crediamo che rappresentano il popolo di Israele che è pur sempre opera di Dio su cui l’anticristo riverserà tutta la sua rabbia.

Ecco, io vengo come un ladro; beato colui che veglia e serba le sue vesti onde non cammini ignudo e non si veggano le sue vergogne” (Apoc 16:15).

Dio ha abbreviato i giorni della grande tribolazione per amore della Sua Chiesa, la Sposa di Cristo; quando questa tribolazione arriverà al culmine e sembrerà che sia la fine per gli eletti, ecco che Gesù ritornerà, come promesso ai discepoli circa 2000 anni fa, per prenderci con Lui. “Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve l'avrei detto; io vo a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e v'avrò preparato un luogo, tornerò, e v'accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi; e del dove io vo sapete anche la via”. (Giov 14:2-4)

Nell’attesa del ritorno del nostro Signore Gesù il Cristo dobbiamo, con i mezzi che ci sono stati dati, predicare la buona notizia del Regno di Dio sapendo che colui che è nato di nuovo è una lampada che non deve essere nascosta, anzi deve essere posta bene in vista per illuminare coloro che sono al buio (Giov 5:35; Luca 11:33); ciò può comportare il rischio di essere perseguitato anche in quei paesi cosiddetti “di cultura cristiana”.

Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me.” (Giov 15:18)

Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.” (Giov 17:14)

SIAMO AMBASCIATORI DEL REGNO DEI CIELI, DEL REGNO DI DIO, MARTIRI DELLA GRAZIA RICEVUTA E DELLA NUOVA VITA IN CRISTO GESÙ.

Questa è la nostra vera identità a cui non dobbiamo mai rinunciare, allora saremo veramente vincitori.

E la testimonianza è questa: Iddio ci ha data la vita eterna, e questa vita è nel suo Figliuolo. Chi ha il Figliuolo ha la vita; chi non ha il Figliuolo di Dio, non ha la vita. Io v'ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuol di Dio”. (1Giov. 5:11-13)

Il nostro Creatore è un Dio di Amore, pronto a perdonare tutti coloro che rispondono alla sua chiamata, si convertono e si affidano a Lui. Gesù è il nostro avvocato, è il vero consolatore e il protettore dei figli di Dio.

A Lui sia la lode, la gloria e l’onore in eterno. Amen.




Note:
(1) da Wikipedia.
(2) da “La rinuncia a se stesso e la purificazione del cuore” autore sconosciuto.
(3) da “il piano di salvezza di Dio”
(4) da un sermone del Rabbino Spizzichino, Lilli - Roma, Italia - 09/11/2006 - Le celebrazioni ebraiche d’autunno: Rosh Hashanah, Kippur e Sukkot.
(5) da Tishri – Unione delle Comunità Ebraiche in Italia – DEC.



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