Il messaggio di Gesù per l'umanità: IL REGNO DI DIO.
febbraio 2010



Arrivato il tempo stabilito, Gesù iniziò la predicazione con l'annuncio "Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo [buona notizia]!" (Marco 1:15). L'annuncio del Regno di Dio era al centro della predicazione e dell'azione del Signore Gesù ed ancora oggi esso deve essere al centro dell'annuncio e dell'azione del cristiano.

PERCHE' GESU' HA DETTO "IL TEMPO E' COMPIUTO"?

Prima di addentrarci nella nostra riflessione, facciamo una breve premessa.

A quei tempi tutta l'area geografica del mediterraneo era occupata dall'Impero Romano di cui faceva parte anche il territorio del popolo Ebreo. In questo periodo storico nacque Gesù il Cristo. Sappiamo da quanto riportato anche dai vangeli, che gli Israeliti stavano aspettando l'avvento del Regno del Messia: " Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il Regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro" (Lc 19:11)

Essi credevano che la manifestazione del Messia li liberasse dalla schiavitù di Roma. In quel periodo tanti falsi messia, anche prima di Gesù, sono apparsi sulla scena politica del tempo trascinando molti in insurrezioni popolari i quali sono stati sconfitti dagli invasori (Atti 5:33-39).

Le profezie date agli israeliti indicavano l'avvento di un Messia [Unto] che avrebbe restaurato il Regno di Davide recando la libertà, la pace, la giustizia, e grandi benedizioni materiali e anzitutto spirituali al popolo di Dio per sempre.

Ricordiamo che lo stesso Gesù avvertì: "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento" (Mt 5:17).

Se noi non comprendiamo che TUTTO ciò che il popolo israelita aveva amministrato ERA PER NOI, diventa impossibile capire il significato di "il tempo è compiuto": Gesù con la sua venuta, il suo sacrificio e la sua resurrezione dette inizio al piano di Dio di salvezza dell'umanità. Il progetto di salvezza che Lui aveva rivelato attraverso i profeti e la legge si stava adempiendo sotto i loro occhi. Questa era la buona notizia.

Lui è stato mandato da Dio a predicare l'anno di grazia a tutto il mondo che cominciò dal giorno di Pentecoste. Il piano di Dio è rivelato nelle sette feste sacre annuali date a Israele da Dio stesso che prefiguravano il sacrificio dell'Agnello di Dio, la remissione dei peccati, il dono dello Spirito Santo, il rapimento della chiesa, il ritorno di Gesù con l'allontanamento di Satana, il Regno millenario, il Giudizio Universale.

Giovanni Battista fu il primo ad annunciare che "il Regno dei cieli è vicino" (Mt. 3:2). Gesù, dopo il battesimo e la tentazione, rafforza l'annuncio di Giovanni invitando gli uomini al ravvedimento "perché il Regno dei cieli è vicino" (Mt. 4:17), e in altre occasioni predicava l'importanza di "cercare prima il Regno di Dio" (Mt. 7:33). Egli sottolineò anche che il "Regno di Dio è in mezzo a voi" (Lc. 17:21).

Gesù parlava di recare la libertà al popolo, ma il messaggio era incompreso: "Ravvedetevi, perché il Regno dei cieli è vicino" (Mt. 4:17); predicava il ravvedimento, il pentimento dei peccati che conduce alla vera libertà e questa rappresentava una novità.

Quindi, se consideriamo la situazione socio-politico-religiosa di quel tempo e le aspettative degli ebrei, comprendiamo benissimo che non era facile per loro comprendere il messaggio di Gesù; infatti, gli domandarono: "Maestro, noi vorremmo vederti fare un segno" (Mt. 12:39, 16:1, Giov. 6:30). Loro - come raccontano i vangeli - non hanno compreso le scritture ovvero che il Cristo avrebbe sofferto fino alla morte per i peccati dell'uomo e successivamente ritornare in vita. (Is. 53; Mt 16:21, 17:12)

Molto è stato detto e viene detto sul Regno di Dio, ma spesso il significato che viene dato è distorto oppure è incompleto.

In molte chiese, per esempio, molti ("lupi rapaci" venuti dopo Paolo) per giustificare la loro posizione di governo e indiscutibile guida spirituale della chiesa e nella chiesa hanno sedotto e seducono con discorsi filosofici umani e teologici basati sulla tradizione e non già sulla Parola di Dio i credenti ed arrivano addirittura con i loro ragionamenti vani a negare il ritorno del Signore nostro Gesù Cristo glorificato perché - secondo loro - il Regno di Dio è già venuto ed è sulla terra rappresentato appunto dalla loro chiesa.

Non credo che sia necessario rispondere a queste argomentazioni, basta scorrere i libri di storia passata e leggere la cronaca di tutti i giorni per smentire questi falsi profeti; infatti, la storia cristiana è macchiata di gravissimi crimini da far rabbrividire anche i non credenti. Dicano, piuttosto, costoro dov'è la condizione paradisiaca profetizzata con l'avvento della venuta del Messia.

DUNQUE, COSA E' IL REGNO DI DIO?

Secondo le scritture "Il Regno di Dio non consiste in parlare, ma in Potenza " (1Cor 4:19) e "Il Regno di Dio non consiste in vivanda, nè in bevanda, ma è giustizia, pace ed allegrezza nello Spirito Santo" (Rom 4:17).

Potenza, giustizia, pace, allegrezza nello Spirito Santo rappresentano le caratteristiche, anzi l'essenza stessa del Regno di Dio.

Cercare prima di tutto il Regno, dunque, non significa cercare il potenziamento delle nostre posizioni sociali od ecclesiastiche, o la crescita e il progresso della nostra cultura, ecc., ma piuttosto equivale a "cercare potenza", a "cercare giustizia", a "cercare pace", a cercare "allegrezza nello Spirito Santo".(1)

La potenza è la capacità che hanno avuto i predicatori di ogni secolo per esercitare il ministero anche senza l'ausilio di discipline scolastiche, ma con forza di penetrazione e di convinzione derivante dall'unzione divina.

La potenza è la sapienza del dottore, l'ispirazione del profeta, l'autorità dell'apostolo, il dinamismo dell'evangelista, la forza del taumaturgo e l'audacia dell'esorcista. È la virtù del credente sul sentiero della santificazione o sul campo di battaglia delle persecuzioni e delle contraddizioni. È la difesa della fede, è l'alimento della speranza, l'incentivo della carità. È il carattere stesso del Regno e del Regno è la prima e la più impetuosa emanazione per il credente e per la chiesa.

Il Regno, spogliato della potenza, si riduce ad un povero, debole concetto teologico che se può forse soddisfare gli accademici della religione, non può certamente colmare il vuoto dell'anima assetata di Dio.

La giustizia, nel linguaggio biblico, vuole esprimere il concetto di "operare opere giuste" e anche di "giudicare con equità". Le due definizioni sono complementari e ci manifestano i nostri rapporti con Dio, con gli uomini, con noi stessi: rapporti che nel Regno sono equilibrati ed armonizzati lontani da ogni iniquità e da ogni impurità.

Il Regno di Dio in noi significa che siamo giusti e giustificati nella resurrezione di Cristo mediante la fede in Lui. Abramo credette e ciò gli fu messo in conto di giustizia. Così anche oggi coloro i quali hanno la fede di Abramo sono giusti dinnanzi a Dio.

La pace che viene da parte del Signore produce serenità, tranquillità e sicurezza che si trovano in Dio e che trova la sua ragione nella pienezza della fede in Gesù "Getta su di Lui ogni tua preoccupazione, perché Egli ha cura di te" (1Pt 5:7). La pace è anche il superamento dell'odio, la vittoria sopra i risentimenti spontanei, il controllo degli impulsivi risentimenti. La pace è far cadere la provocazione, saper perdonare l'offesa, saper cedere anche all'ingiusta pretesa; la pace è la capacità di salvare l'amore, difendere l'unità, alimentare la concordia. "Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti". (Gv 14:27)

L'allegrezza che proviene dai piaceri dalla vita ossia da puro sentimento umano è effimera per cui al suo cessare lascia un vuoto interiore incolmabile e si conclude sempre in maniera dolorosa (Prov. 14:13). Quella che proviene dallo Spirito Santo, invece, è quel gioioso sentimento di benessere e di piacere interiore che si realizza nell'ambito del Regno, nel possesso del Regno, scaturisce dallo Spirito Santo ospitato nella vita che vuol vivere il cristianesimo non come un povero accessorio, ma come scopo unico, infinito ed eterno.

COME SI RICEVE IL REGNO DI DIO?

"Al Padre vostro è piaciuto di darvi il Regno" (Lc. 12:32). Questo dono è Suo figlio Gesù Cristo.

Quindi Gesù con la predicazione dell'avvento del Regno di Dio (perché questo è il tema centrale del messaggio) portava a compimento quanto profetizzato (Gen. 49:10; Dt. 18,15-18 citato in Atti, 3,22; Sam 7:12-16; Isaia 11:1-9, 65:17-25; Michea 4:1-5; Luca 1:32,33; Salmo 33:11).

Come? Gesù rappresentava ciò che era stato promesso per la salvezza non solo di Israele ma dell'umanità intera. Egli rappresentava e rappresenta il Regno di Dio in quanto Re di quel Regno che non è di questo mondo.

In quanto Egli rappresenta il Regno, coloro i quali possiedono lo Spirito Suo Santo appartengono al Regno e di questo sono anche testimoni e ambasciatori, ma non costituiscono il Regno sulla terra: sono nel mondo, ma non sono del mondo e per questo il mondo non li riconosce. Anzi il mondo li tratta come ha trattato il Signore Gesù Cristo. Ricordiamoci anche quello che Gesù stesso a tal proposito disse che carne e sangue non possono entrare nel Regno e noi siamo ancora nella carne. Per poter entrare definitivamente nel Regno questo "corpo mortale deve rivestire l'immortalità" deve essere trasformato e glorificato.

Noi abbiamo ottenuto la cittadinanza nei cieli della città Santa che è Celeste: la Gerusalemme Celeste. E viviamo in attesa del giorno in cui entreremo nella città di Dio dove è preparata la nostra dimora.

ALLORA, QUALE E' LO SCOPO DELLA CHIESA?

La vera chiesa è rappresentata da coloro che possiedono lo Spirito Santo. Essa è il corpo di Cristo e il Suo tempio. Fa parte del piano di Dio di salvezza dell'umanità cioè eleggere poche persone da destinare in una posizione di governo nel Suo Regno: "molti saranno chiamati ma pochi gli eletti".

In nessuna parte delle scritture - la Parola di Dio - c'è scritto che l'uomo (ad eccezione della Sua chiesa) è salvato oggi e prima che Lui ritorni la seconda volta. Se questo fosse il giorno di salvezza allora il cristianesimo ha fallito totalmente, ma credo che questo è un giorno di salvezza.

Gesù disse "e mi sarete testimoni fino all'estremità della terra" e ciò non significa che sarà convertita tutta l'umanità. Anzi le scritture rivelano che l'umanità con le sue scelte senza la guida di Dio andrà di male in peggio fino al giorno in cui si troverà sull'orlo dell'annientamento dell'uomo stesso.

Come ambasciatori del Regno, la Sua Chiesa deve testimoniare della Grazia, della Verità, dell'Amore di Dio verso tutti nella speranza e fiducia che per mezzo di questa testimonianza Dio chiami altri fratelli (coloro i quali sono sulla via della salvezza oggi) alla vita in Gesù Cristo e, quindi, nel Suo Regno.

È probabile che voi che state leggendo questo articolo siete chiamati. Se cosi fosse, non trascurate il suo dono!

LA PREDICAZIONE DEL REGNO DI DIO.

La chiesa primitiva predicò il Regno di Dio. "Filippo annunziava la buona novella del Regno" (At. 8:12). Paolo esponeva le "cose, testimoniando del Regno di Dio" (At. 28:13; 19:8). Pietro sottolineò "vi sarà provveduta l'entrata del Regno eterno" (2Pt. 1:11); Gesù parlava ai discepoli del Regno di Dio (Lc. 9:11) e li mandò a predicare il Regno di Dio (Lc. 9:2).

Nelle scritture menzionate, la predicazione del Regno di Dio a seconda del contesto potrebbe coincidere con la persona del Signore Gesù Cristo o dell'avvento futuro del Regno come nelle seguenti scritture dove Gesù disse anche: "voi vedrete Abraamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel Regno di Dio" (Lc. 13:28) e l'apocalisse conclude "oggi è venuto il Regno dell'Iddio nostro" (Ap. 12:10).

Il Signore non ha cambiato piano di salvezza, quello che è stato profetizzato ovvero la venuta del Suo Regno prossimo futuro si adempirà senza alcun dubbio al ritorno di Gesù sulla terra nella Sua gloria.

Di questa notizia vogliamo parlare, perché è questa l'unica speranza di salvezza per l'umanità che non conosce ancora o non ha conosciuto il Signore Gesù Cristo, il Salvatore di tutta l'umanità: la venuta del Regno di Dio sulla terra, il governo di Dio che sarà instaurato con il ritorno del nostro Signore Gesù Cristo come Re dei re. A Lui sia la gloria e l'onore in eterno. Amen.

Presto il Signore Gesù inaugurerà il Suo governo e i suoi Santi saranno con Lui come sacerdoti e re e governeranno sulla terra per mille anni dove "Il lupo abiterà con l'agnello, e il leopardo giacerà col capretto; il vitello, il giovine leone e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurrà. La vacca pascolerà con l'orsa, i loro piccini giaceranno assieme, e il leone mangerà lo strame come il bue. l lattante si trastullerà sul buco dell'aspide, e il divezzato stenderà la mano sul covo del basilisco. Non si farà né male né guasto su tutto il mio monte santo, poiché la terra sarà ripiena della conoscenza dell'Eterno, come il fondo del mare dalle acque che lo coprono". (Isaia 11:1-9) e "Dalle loro spade fabbricheranno vòmeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà più la spada contro l'altra e non impareranno più la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi" (Michea 4:1-5).

Avete mai visto nel mondo queste cose oggi? Vi sembra un'utopia? Ebbene, questa è la Parola di Dio e ciò che descrive è la condizione di vita nel Regno che deve venire.

In ogni caso l'umanità non è perduta per sempre! Altrimenti Gesù sarebbe un fallimento. Ma Gesù invece ha vinto il mondo e, ad eccezione di quelli che deliberatamente lo rifiutano, tutti avranno l'opportunità di essere salvati. E questo avverrà dopo il suo ritorno.

Questo annunzio è anche per la Sua Chiesa perché è un messaggio di speranza di vedere un giorno i propri cari e amici defunti tornare in vita per essere giudicati con giustizia da Dio e dai Santi. Credo che giudizio non è uguale a condanna, nel senso che Dio non può condannare un uomo che non lo ha accettato perché non gli è stata data l'opportunità di conoscerlo; infatti, per questo motivo il giudizio sarà basato sulle opere e non sulla fede.

Dopo il periodo del giudizio, il Regno sarà consegnato nelle mani di Dio Padre e, infine, saranno creati nuovi cieli e nuova terra dove abita la giustizia.

Se crediamo che la Bibbia è la Sua Parola allora dobbiamo guardare in essa per trovare la Verità. Non facciamoci ingannare da vani ragionamenti che ci portano fuori strada. Nessun uomo può portare la pace, la gioia, la felicità, la prosperità, ecc. solo Dio può farlo ed è quello che farà. Ma prima l'uomo passerà attraverso la cosiddetta grande tribolazione a causa dell'abbandono della verità.

Il messaggio che ancora oggi viene dato da Gesù per mezzo dei suoi figli è:

"RAVVEDETEVI, IL REGNO DI DIO E' VICINO!"

A coloro i quali stanno attraversando momenti difficili - povertà, malattia, solitudine, schiavitù a qualsiasi peccato, ecc - il Signore Gesù Cristo rivolge questo messaggio. Il Signore è vicino a ognuno di noi e bussa alla nostra porta affinchè accogliendolo possiamo ottenere la Vita eterna.

Il Signore Gesù vuole che ognuno di noi possa vivere con Lui nel Suo Regno per sempre, in un Regno dove non ci sono ladri, guerre, malattie, povertà, inganni e non c'è morte.

Il ritorno del Signore Gesù rappresenta la fine del governo di Satana e questa è la buona notizia.

Egli venne una prima volta per estinguere la pena di morte eterna dell'umanità e ritornerà come Re insieme alla Sua Sposa - la Chiesa glorificata - ed instaurerà il dominio di Dio sulla terra per sempre. Gli eletti saranno sacerdoti e re e governeranno con Gesù Cristo sulla terra.

Oggi il Signore ci invita ad entrare nel Suo Regno attraverso Gesù e a pregustare le benedizioni spirituali che Lui ha promesso a coloro che l'accolgono.

Padre, benedetto sia il tuo nome; venga il tuo Regno e sia fatta la tua volontà! «Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!»

Colui che attesta queste cose dice: Si, vengo presto! Amen. Vieni Signor Gesù!

G.F.

Note:

(1) Da una riflessione del pastore evangelico Bracco sul Regno di Dio.




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